Premessa:

relazione tra temperatura e calore

La temperatura e' un effetto del calore (energia) presente nella materia.

La variazione della temperatura e' uno degli effetti del calore scambiato (fornito o sottratto).

Lo scambio di calore (energia) puo' determinate infatti o

- una variazione della temperatura

(calore sensibile - associato a variazione di temperatura)

oppure

- un cambiamento dello stato di aggregazione della materia

(calore latente - non associato a variazione di temperatura)

Nel campo del sensibile, alla fornitura di calore corrisponde un aumento della temperatura ed alla sua sottrazione una diminuzione.

Nel campo del latente, alla fornitura di calore corrisponde il passaggio ad uno stato di aggregazione energeticamente piu' ricco

ghiaccio -> acqua liquida oppure acqua liquida -> vapore,

mentre alla sua sottrazione corrisponde il passaggio ad uno stato di aggregazione energeticamente piu' povero

vapore -> acqua liquida oppure acqua liquida -> ghiaccio. 

 

La temperatura è una sensazione (da cui l'associazione alla parola "sensibile").

La temperatura è l'indice della qualità del calore, il livello al quale il calore si trova.

La temperatura è la grandezza dalla quale dipende la trasmissione del calore, in tutte le sue diverse modalità.

La temperatura t si misura in °C (gradi centigradi), la temperatura assoluta T si misura in K (kelvin).

 

Inoltre...

La temperatura viene sostanzialmente ignorata a livello di generazione del vapore saturo, vista la rigida relazione tra pressione e temperatura.

La temperatura dei processi, in fase di utilizzo del vapore saturo è fondamentale, ma la sua regolazione avviene tramite il controllo della pressione del vapore in uscita dal riduttore in prossimità dell'utilizzo.

 

La temperatura in Centrale Termica

è invece importante principalmente per:

- aria comburente

- fumi

e, se presenti,

- ingresso economizzatore

- uscita economizzatore

- preriscaldo olio combustibile

- vapore surriscaldato

- ingresso ed uscita eventuali scambiatori

 

Usatissime in ambito industriale, questi dispositivi trasformano una temperatura in un segnale elettrico.

Sfruttano il principio secondo cui una coppia di fili di metallo costituiti da due metalli diversi, collegati ad una estremità (luogo della misura di temperatura) originano all'estremità opposta e fredda una differenza di potenziale, una tensione. La tensione viene sfruttata per trasformare il segnale in una corrente.

Lo standard industriale più utilizzato sono i segnali da 4 a 20 mA (4 mA = 0%, 20 mA = 100%).