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Perche' il vapore?
Gli scopi per i quali si produce il vapore sono 2:
1) per sfruttane il calore latente di vaporizzazione
oppure
2) per trasformare il calore in energia meccanica
Nello studio di questa materia, cerchiamo di archiviare
le kcal, le atmosfere e, nella combustione, le ppm!
Impegnamoci ad usare kJ e bar
con un occhio anche ai MPa, ed i mg/Nm3.
Vapore...............
Il vapore, strumento produttivo tradizionale ma anche moderno ed efficiente, e’ pressoche’ insostituibile nell’industria petrolchimica e chimica, nell’industria cartaria, tintoria, farmaceutica, in quella alimentare e conserviera, in quella della gomma e della plastica ed in tante altre. Anche nel campo civile è mezzo indispensabile per la sterilizzazione negli ospedali, e’ preferito nelle grandi cucine e lavanderie ed a volte anche nel riscaldamento industriale.
Nei film americani ambientati a New York si vede spesso vapore che esce dai tombini o da tubazioni nei garage interrati perché è diffuso il teleriscaldamento a vapore.
New York ha la rete di teleriscaldamento più grande al mondo, rete che supera la somma delle altre nove reti più grandi.
Le numerose centrali di cogenerazione connesse alla rete producono ben 5900 t/h di vapore. A circa 0,7 MW (700 kW) per ogni t/h fanno circa 4200 MW (4,2 GW) termici.
Il vapore ha un impiego primario insostituibile nella produzione elettrica. Tramite turbine si genera energia meccanica che poi gli alternatori trasformano in energia elettrica. Così funzionano le centrali termoelettriche (anche le nucleari ovviamente!) ed anche molte navi.
Ovunque ci sia necessita’ di produrre, convogliare e sfruttare contemporaneamente energia termica e di pressione, il vapore rappresenta una soluzione ideale.
Un grande vantaggio del vapore e’ che, l’acqua costa relativamente poco ed il vapore si produce con facilità.
Liquida o vapore che sia, la sostanza "acqua" è stabile anche se riscaldata ad altissime temperature (600 °C ed oltre) e non avvengono fenomeni di deterioramento nemmeno in caso di violenti shock termici.
Non si verificano nemmeno deterioramenti da invecchiamento od ossidazione, a differenza, ad esempio, degli olii diatermici.
Il vapore circola per effetto della sua stessa pressione, senza necessita’ di pompe e consente il raggiungimento di alte temperature anche con pressioni relativamente modeste.
Il vapore saturo si presta facilmente alla regolazione della temperatura tramite il controllo della pressione, per mezzo di semplici dispositivi: i riduttori di pressione.
Quanto detto vale tanto più per un impianto a vapore razionalmente progettato e realizzato, oggi sempre più, anche dal punto di vista dei recuperi energetici. Di qui la necessita’ di affidarsi a tecnici preparati e con conoscenza della materia, che pur non essendo complessa come per altri fluidi, richiede tuttavia una buona preparazione teorica e pratica di base.
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